19 settembre 2007

Il gioco delle tre carte - 2

E' fastidioso dover riciclare il titolo di un post precedente. Ma non ne trovo uno migliore.
Potrei certo titolare "Un equivoco da chiarire". Sarebbe più gentile e meno allusivo.
Ma il gioco delle tre carte mi pare più pertinente.

Passiamo ai fatti.

Nei giorni di giugno, luglio e agosto si sono tenute alcune riunioni del comitato di Cascine, argomento il tracciato della BreBeMi. Presente l'assessore Lomini, il vicesindaco Conforti e il consigliere Riva.
La grossa novità sembrava essere la possibilità di spostare il tracciato a sud. Non proprio il tracciato G, ma in ogni caso un tracciato che passasse a sud di Cascine, in territorio di Casirate e Rivolta.
Pare che l'assessore reginale alle infrastrutture Cattaneo avesse dato buone speranze. Infatti, avendo fatto un sopralluogo proprio da noi a Cascine (che onore!), aveva definito "mostruoso" l'accumulo di quadruplicamente, alta velocità e prospettiva BreBeMi. Concludendo che, certo, il percorso andava rivisto.
Poi ci hanno detto, e non abbiamo motivo di dubitarne, che erano in corso riunioni con la Provincia e con la BreBeMi, e che quest'ultima aveva accettato l'ipotesi di modifica, a patto che le trattative (con Casirate, Rivolta, prov. di Cremona e Lodi) venissero concluse rapidamente.
Dalle cronache di Lomini traspariva che le trattative avrebbe dovuto seguirle Penati, presidente della provincia di Milano. Sempre dalle cronache di Lomini traspariva anche che Penati non si stava dando molto da fare.
Infine, qualche giorno fa, la mazzata. Versione ufficiosa (solita fonte): "Penati non si è mosso, e l'ipotesi della variante a sud è caduta. Adesso ce la teniamo così com'è!".

Cosa ne deduce l'ignaro osservatore? Che Penati (il quale ai tempi della campagna elettorale aveva puntato molto sulla lotta alla BreBeMi e sulla protezione del territorio della prov. di Milano) non aveva alcun interesse reale a modificare il percorso. Ne', tanto meno, a lottare contro l'infrastruttura in quanto tale. E che quindi aveva lasciato passare il tempo senza concludere niente.
A sostegno di questa teoria viene citato il fatto innegabile che la prov. di Milano possiede parte della BreBeMi, ed è quindi interessata al completamento dell'opera.
Tutto vero.
D'altra parte anche il governo Prodi, nella persona del ministro Di Pietro, sta facendo di tutto per spingere l'infrastruttura.
Ed anche il precedente governo Berlusconi aveva fatto di tutto per lanciare il progetto.
Vista così la cosa sembra chiara. Tutti d'accordo, destra e sinistra, e noi nel mezzo. Con l'eroica giunta Sala che lotta sia contro l'attuale governo Prodi, sia contro la loro parte politica di riferimento (FI), per riuscire a difendere il nostro territorio.
Stop.
Adesso prendiamo in esame un altro aspetto della questione.
Andiamo sul sito dei Verdi di Cassano (da me più volte accusati di non averci informato a sufficienza sulla questione BreBeMi e sui suoi aggiornamenti).
Roberto Maviglia ha messo in linea una interessante serie di documenti, li puoi trovare in questa pagina:
Documenti BreBeMi
Sono documenti ufficiali che riguardano la BreBeMi. Di particolare interesse questo documento:
Il testo dell'accordo di programma firmato il 7 maggio 2007 (ricordate questa data!)
Andate a leggere a pagina 7, l'art. 6.
Recita:

Entro il 30 giugno 2007, i comuni della Provincia di Milano interessati all'intervento, in collaborazione con BreBeMi s.p.a, possono sottoporre al Collegio di Vigilanza una soluzione alternativa, che coinvolga prioritariamente il territorio da essi amministrato e comunque la sola provincia di Milano, sotto forma di ipotesi di tracciato , per il tratto di innesto del Collegamento autostradale di connessione fra le città di Milano e Brescia e la Tangenziale Est Esterna di Milano. Il Collegio di Vigilanza, avvalendosi della Segreteria Tecnica, valuta entro il 31 luglio 2007 tale soluzione dal punto di vista procedurale, economico e localizzativo e di cponseguenza proporrà a CAL s.p.a. e BreBeMi s.p.a. l'approfondimento tecnico finanziario della soluzione ai fini della sua proposta quale alternativa all'interno del progetto definitivo.

Si, lo so, è un linguaggio burocratico e noioso, ma vale la pena di analizzare queste righe.
Il documento è firmato da un sacco di persone, fra cui presidenti di Provincia, Presidente di BreBeMi, e (attenzione!) 10 sindaci, fra cui il nostro sindaco Sala!
Quindi il 7 maggio 2007 il sindaco Sala si è impegnato a cercare una eventuale soluzione alternativa da proporre al Collegio di Viglilanza, ENTRO I CONFINI DELLA PROVINCIA DI MILANO!
Se prendete una piantina di Cascine, vedete che se si resta entro i confini della Provincia di Milano, non pi può andare oltre via per Casirate.

A dirla tutta, il nostro Sindaco, il 7 maggio, ha firmato un accordo che GLI IMPEDIVA DI CERCARE UN TRACCIATO ALTERNATIVO!


Però a giugno, a luglio e ad agosto il suo assessore Lomini è venuto a raccontarci che c'erano buone possibilità di poter ottenere lo spostamento a sud. Come? Con un nostro impegno, firmato dal nostro Sindaco, a mantenere la soluzione entro i confini della nostra provincia?
Un altro punto interessante è la frase "possono sottoporre".
Traduco: i sindaci "possono sottoporre" un tracciato alternativo. Ma il Collegio di Vigilanza non è tenuto ad accettarlo. Chi avesse firmato quel documento avrebbe accettato il totale arbitrio del Collegio di Vigilanza, senza alcuna garanzia.

A valle di questi FATTI (sono documenti ufficiali dove è visibile la firma del nostro Sindaco!) emergono alcune domande del tutto lecite:

1 - Quando il nostro sindaco ha firmato, ha letto quel che ha firmato? Perchè ha firmato un documento capestro che gli impediva di cercare un tracciato alternativo fuori dalla provincia di Milano?

2 - Quando il nostro Sindaco ha firmato, era cosciente del fatto che, qualunque ipotesi di tracciato fosse stata presentata, non c'era alcun tipo di garanzia che venisse accettata?

3 - Quando il sindaco ha firmato, era stato autorizzato a firmare da una delibera di giunta? I suoi assessori erano al corrente di quel che avrebbe firmato?

4 - Quando l'assessore Lomini è venuto in comitato a parlarci delle buone possibilità di spostare il tracciato a Sud (quindi in provincia di Bergamo e Cremona!), sapeva di essere vincolato, e quindi bloccato dall'accordo di programma firmato dal Sindaco qualche mese prima?

5 - Il vicesindaco Conforti, anche lui in Comitato con Lomini, sapeva del documento firmato dal Sindaco? Era a conoscenza di tutte le implicazioni?

Sono sicuro che il sindaco Sala, il vicesindaco Conforti e l'assessore Lomini sapranno rispondere a tutte queste domande e dissipare ogni qualsiasi dubbio in proposito.

Certo che, in attesa di queste risposte, la sensazione netta è quella di essere stati presi in giro. Di aver dovuto assistere, ancora una volta, al gioco delle tre carte. Speriamo di sbagliare!

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